Comprendere il mondo è un po’ come ricomporre un puzzle. c’è una enorme diferenza tra il puzzle mentale e quello di legno. in quello di legno le tessere si incastrano in un unico modo, mentre in quello mentale c’è una enorme flessibilità, come se i pezzi fossero di gelatina. Così, se non combaciano, proviamo a piegarli e a forzarli in maniera che si incastrino… Ma rimodellare i pezzi incompatibili a suon di martellate causa grossi problemi.
Anche quando crediamo di aver finalmente messo i pezzi, il puzzle in realtà non è finito, perchè con tutto ciò che lo circonda, è percorso da un denso e pulsante flusso elettric; le emozioni. Amori, passioni, odio, paure,…
Sembra strano, ma ogni volta che posiamo lo sguardo su di un oggetto, non ce ne accorgiamo, ma la prima cosa che pensiamo è se sia il caso di scappare o no, ed in maniera celere ed incoscia non ce ne rendiamo conto, scappiamo spesso prima che la ragione abbia il sopravvvento su questo istinto veloce…. Tutto ciò che guardiamo suscita perciò sensazioni, ma spesso non ce ne accorgiamo.
una interpretazione (forse sbagliata) della moderna legge di murphy
Lascia un commento