me…

Questo è una misera parte di ciò che resta del mio vecchio windows live spaces di msn, dopo che questi hanno deciso di passare su questa piattaforma e cancellare tutto il resto…. meglio cosi’, non ha senso conservare troppe cose.  Oramai  è divagata questa mania di lasciare delle proprio tracce sul mondo del web, probabilmente ce lo permettono per controllarci o per sapere i fatti nostri, non lo so, ma in fondo è bella l’idea di questo immenso cortile dove puoi mettere un qualcosa che sta liì, di poco visibile, ma c’è, e ti permette di dire le cose piu’ stupide senza obblighi. Un tempo si lasciava un messaggio in una bottiglia nel mare o si lanciava un foglio di carta nel vento, ora esiste un qualcosa  di cosi’ immateriale che sembra tutto meno romantico, ma forse piu’ efficace. La cosa buffa è che se sapessi che un qualcosa di mio fosse letto… comincerei a scrivere molto meno, e se diventasse davvero un qualcosa di pubblico, dovrei moderare anche i contenuti, privandolo di aspetti personali. In definitiva, è forse un qualcosa per me, non per gli altri. E’ da quando andavo alle elementari che scrivo un diario, ed è da parecchi anni che scrivo e commento blog su internet, tutto era partito intorno al 2006, quando una mia amica mi accuso’ simpaticamente in un bar di mettere solo poesie senza esternare un qualcosa di mio, ma io replicavo che quelle poesie le sentivo mie, scritte da persone che sanno scrivere e che mi erano sempre piaciute. Da allora cominciai a scrivere, non ricordo nemmeno bene cosa. Si trattava forse dell’ennesimo trasferimento ed in quel periodo mis tavo spostando verso Lecce affanciandomi in un’avventura ignota. Fu cosi’ che capii che tutto cio’ che hanno organizzato i miei viaggi non sono mai stati i posti quanto le persone (l’amica di Lecce che mi aveva suggerito di scrivere, ad es.), ogni posto è  legato a persone e amicizie, a periodi e situazioni. Scelsi come tema (fedele per 5 anni a quell’aspetto del blog) dei colori caldi come l’arancione al tramonto ed un aereo al crepuscolo in atterraggio (da cui il nome Sunset’s  Blog, che rispecchiava il mio stato d’animo di un piccolo  periodo), l’aereo che individuava non solo la mia passione, ma la metafora del viaggio, viaggi che diventavano pensieri, spesso banali, ma molto comuni. Dopo un po’ cominciai  a caricare foto e ricordo che persi molto tempo per fare degli album nella speranza che li vedesse una persona, che nemmeno conoscevo, era stata incontrata in una chat e da li’ avevo creato una figura intorno a lei, una personao un personaggio che avevo idealizzato come mia “ascoltatrice” o “osservatore”. Chissa’ se mi ero davvero innamorato di quella persona (sicuramente no, ma percepivo qualcosa in quel periodo…), ma il mio spaces cominciò ad arricchirsi di immagini e di suoni, di video, di elenchi di musica preferita, film e libri, guestbook, ecc… Fu un periodo carico di sentimenti e aspettative di lavoro. Nel giro di uno o due anni quello stesso luogo, prima di cadere in una sorta di dimenticatoio come una semplice parentesi della mia vita si era trasformato nella sede di tutti i miei pensieri di… diciamo di rinascita, sentivo il bisogno di staccare con il passato ( e non solo con quella persona), forse fu lì che ritornai a scrivere tanto, e forse scrissi cose che nemmeno ricordo, mi avvinai a letture ai limiti della teologia e spesso recensivo qui… Forse è  stato un bene che lo staff di MSN ha chiuso i windows live spaces (con la scusa, prendendoci per i fondelli, che avrebbero migliorato il servizio quando ci hanno cancellato i dati), ma io i periodi della mia vita non li porto su Internet, li porto come mattoni invisibili che hanno costruito la persona che sono ora, non si devono necessariamente vedere. Certo, fa sempre piacere ritrovare una vecchia lettere scritta 5 anni o piu’ tra i libri ingialliti, o rivedere vecchie foto, ma ogni tanto qualche punto di rottura ci vuole. Ho mantenuto il nome di Cieli Rossi (o space si chiamava REd sky night… o una cosa del genere…) perche’ il cielo  è bello anche all’alba e come tutti gli spazi grandi, aperti e vasti (come il mare che io amo) anche se è lo stesso, in realta’ è ogni giorno diverso ed appare ai nostri occhi con colori e forme diverse, è quello che vede una persona che del cielo ne ha voluto fare una professione e vede in continuazione la vita come la metafora di un viaggio cosi’ come in questo blog….


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