Archivi categoria: Libri

Spezzoni tratti dal libro di Marco Palmisano

Il cuore talvolta è pieno di ragioni più ancora della nostra stessa ragione, esso è la casa del nostro IO ed è costituito da una domanda infinita di giustizia, di verità e di bellezza. Ogni cosa bella o brutta, che ci capita ha senso, invece, solo nella prospettiva di un disegno più grande. In tutte le cose che facciamoricerchiamo sempre il senso permanete e definitvo delle nostre aspettative, ne attendiamo una risposta chiara. lo desideriamo con tutte le nostre forze. Per questo Sant’Agostino diceva "il nostro cuore è inquieto finchè non riposa in te".

Se avete periodi un po tristi leggete Kahlil Gibran

E una donna disse:
Parlaci del Dolore.

E lui disse:
Il dolore è lo spezzarsi del guscio che racchiude la vostra conoscenza.
Come il nocciolo del frutto deve spezzarsi affinché il suo cuore possa esporsi al sole, così voi dovete conoscere il dolore.
E se riusciste a custodire in cuore la meraviglia per i prodigi quotidiani della vita, il dolore non vi meraviglierebbe meno della gioia;
Accogliereste le stagioni del vostro cuore come avreste sempre accolto le stagioni che passano sui campi.
E veglieresti sereni durante gli inverni del vostro dolore.

Gran parte del vostro dolore è scelto da voi stessi.
È la pozione amara con la quale il medico che è in voi guarisce il vostro male.
Quindi confidate in lui e bevete il suo rimedio in serenità e in silenzio.
Poiché la sua mano, benché pesante e rude, è retta dalla tenera mano dell’Invisibile,
E la coppa che vi porge, nonostante bruci le vostre labbra, è stata fatta con la creta che il Vasaio ha bagnato di lacrime sacre.


Il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce.

A volte penso e mi chiedo chi fosse Blaise Pascal per aver scritto e detto una cosa del genere, semplice si, ma di una verità davvero complicata. Se pensiamo poi che tutti questi pensieri vengono da una persona che che nella sua vita di ogni scienza ne ha fatto un arte, che passava dalla matematica alla filosofia, dimostrando come la cultura in realtà è un’unica materia che rende nobili gli animi. Nel 1961, quando morì, rimase sempre più isolato, il suo stato di salute era sempre più grave e Blaise, il polemista, lo scienziato, il filosofo, l’uomo di fede, muore dopo aver fondato una piccola società di trasporti pubblici con carrozze (la prima in Europa, i cui proventi erano destinati ai poveri della città) nel 1662, il 19 Agosto, a soli 39 anni.

Secondo alcuni studiosi, Pascal aveva in mente di scrivere un’ immensa opera in cui riversare tutto il suo genio, una Apologia del Cristianesimo di cui, a suo dire, chiunque l’avesse letta per intero avrebbe dovuto infine confessare la sua fede o ammettere la sua completa follia. Secondo altri però, suoi pensieri altro non sono che aforismi sparsi, e non era nelle sue intenzioni una grande opera. A causa della sua morte prematura  restano in realtà dei frammenti sparsi, intitolati  Les pensées (Pensieri), pubblicati dopo la morte dell’autore. Pascal aveva l’abitudine, quando aveva un qualche progetto, di elaborare e revisionare le frasi e i vari capitoli tenendo tutto a mente, grazie alla sua memoria prodigiosa, e di scriverli in forma definitiva solo quando era totalmente convinto. Perciò, solo quando capì che la malattia non gli avrebbe permesso di portare a compimento l’opera iniziò a scrivere come appunti sparsi Pensieri. Alcuni di essi furono scritti (dai suoi familiari ed amici fidati) sotto sua dettatura, perché alla fine non era più nemmeno in grado di scrivere.

« […] ho scoperto che tutta l’infelicità degli uomini proviene da una cosa sola: dal non saper restare tranquilli in una camera. […] ho voluto scoprirne la ragione, ho scoperto che ce n’è una effettiva, che consiste nella infelicità naturale della nostra condizione, debole, mortale e cosí miserabile che nulla ci può consolare quando la consideriamo seriamente. »

 

 

« Gli uomini, non avendo potuto guarire la morte, la miseria, l’ignoranza, hanno deciso di non pensarci per rendersi felici. »

(Blaise Pascal, Pensieri, 168)
(Blaise Pascal, Pensieri, 139)
 
 


grande Coelho

Ho imparato…
Che ignorare i fatti non cambia i fatti.
Ho imparato… Che quando vuoi vendicarti di qualcuno lasci solo che quel qualcuno continui a farti del male.
Ho imparato… Che l’amore, non il tempo guarisce le ferite. Ho imparato… Che il modo più facile per crescere come persona è circondarmi di persone più intelligenti di me.
Ho imparato… Che quando serbi rancore e amarezza la felicità va da un’altra parte.
Ho imparato… Che un sorriso è un modo economico per migliorare il tuo aspetto.

………………..

 Ho imparato… Che quando tuo figlio appena nato tiene il tuo dito nel suo piccolo pugno ti ha agganciato per la vita.
Ho imparato… Che tutti vogliono vivere in cima alla montagna ma tutta la felicità e la crescita avvengono mentre la scali.
Ho imparato… Che è meglio dare consigli solo in due circostanze: quando sono richiesti e quando ne dipende la vita.
Ho imparato… Che la miglior aula del mondo è ai piedi di una persona anziana.
Ho imparato… Che quando sei innamorato, si vede.
Ho imparato… Che appena una persona mi dice, "mi hai reso felice! ", ti rende felice.
Ho imparato… Che essere gentili è più importante dell’aver ragione.
Ho imparato… Che non bisog
nerebbe mai dire no ad un dono fatto da un bambino.

Ho imparato… Che nessuno è perfetto, fino a quando non te ne innamori.
Ho imparato… Che la vita è dura, ma io sono più duro.
Ho imparato… Che le opportunità non si perdono mai, qualcuno sfrutterà quelle che hai perso tu. Che desidererei aver detto una volta in più a mio padre che lo amavo, prima che se ne andasse.
Ho imparato… Che ognuno dovrebbe rendere le proprie parole soffici e tenere, perché domani potrebbe doverle mangiare. Ho imparato… Che non posso scegliere come sentirmi, ma posso scegliere cosa fare con queste sensazioni.

Lavora come se non avessi bisogno dei soldi
ama come se nessuno ti avesse mai fatto soffrire
balla come se nessuno ti stesse guardando
canta come se nessuno ti stesse sentendo.


libro di natale